Per
15'000 lettori in più
Di Roby Noris
A distanza
di un anno e mezzo Caritas Insieme ha di nuovo i dati di un sondaggio per capire
come proseguire il lavoro di informazione e di contatto col pubblico con l'aggiunta,
rispetto al '96, di alcune indicazioni su cosa pensino i ticinesi riguardo al
sostegno alle organizzazioni socio-assistenziali e umanitarie, e in particolare
a Caritas Ticino.
I risultati sono molto positivi e, come diceva ai nostri microfoni il sociologo
Emilio Gerosa dell'ufficio ricerche economiche Nautilus che ha realizzato il
sondaggio, dovremmo fare salti di gioia. E li abbiamo fatti effettivamente perché,
pur avendo avviamente molti segnali positivi che ora sono stati confermati,
non sono mancate le sorprese incoraggianti.
La sorpresa più grossa è stata certamente il salto incredibile
del numero di lettori della rivista che è passato dalle 30'000 persone
nel '96 alle 45'000 attuali. Ma anche il raddoppio dei telespettatori fedelissimi,
diventati 10'000, ci gratifica ampiamente degli sforzi per andare in onda tutte
le settimane con ormai 54 minuti di produzione video.
Ma dopo i festeggiamenti ci siamo messi a esaminare i dati che sono evidentemente
da interpretare e da capire bene affinché ci diano tutte le informazioni
che un sondaggio come questo può dare. Obiettivo evidente è quello
di poter migliorare la qualità del nostro lavoro sul fronte dell'azione
sociale sia sul piano dell'informazione, che sono strettamente connessi. Questo
è possibile solo con l'appoggio e il sostegno del pubblico.
Per questo abbiamo lanciato una campagna promozionale di raccolta fondi con
un volantino a tutti i fuochi - un tipo di azione che non facevamo più
da molti anni - e uno spot televisivo di 25 secondi che oltre allo spazio offertoci
da TeleTicino, grazie a uno sponsor occuperà per una trentina di passaggi
due settimane anche l'olimpo televisivo della TSI.
I numeri dicono chiaramente che c'è solidarietà in Ticino - il
75% sostiene, progetti e azioni sociali e/o a carattere umanitario - e nonostante
la crisi solo una piccola parte - il 20% - ha diminuito il suo sostegno finanziario.
Inoltre il 60% della popolazione ritiene si debba sostenere economicamente Caritas
Ticino.
Tutto ciò è consolante perché è lo specchio di un'ampia
adesione della popolazione ticinese, anche se spesso silenziosa e discreta,
ai principi di solidarietà che difendiamo e che talvolta sembrerebbero
essere sopraffatti da chi urla più forte, scrive il i titoli più
grandi o telefona in televisione quando si parla di razzismo: ma la solidarietà
e la ragionevolezza, sulla distanza, hanno sempre la meglio. Purché si
continui a sperare contro ogni speranza.